sabato 25 agosto 2012

Uomini: capirli....!!!

Premetto che fin da piccola ho sempre avuto tanti amici maschi, quindi all'universo maschile sono ben abituata.
Aggiungo che sono sposata da 24 anni (e prima ci sono stati 4 anni di fidanzamento) quindi dovrei conoscere bene mio marito e non sorprendermi più.
Dovrei. Però ogni tanto ancora resto stupita.
Da un po' di anni (credo circa 8) a lato della porta di ingresso ho un vaso di pietra. E' lì e ovviamente non si muove e non ha mai dato problemi.
il vaso incriminato









 Qualche sera fa mio marito passandoci accanto al buio (uno potrebbe anche chiedersi perchè non accende la luce!) si è preso una bella botta su uno stinco e ha dato la colpa a me che lascio in giro vasi ovunque. Ora, in 8 anni non l'aveva mai visto?
Ma il vero problema è stato l'altra sera, quando ancora c'era luce piena e di nuovo si è preso una botta micidiale.... con conseguenti minacce di fare a pezzi il vaso se non lo toglievo di lì. Cos'è tutto questo improvviso accanimento contro un innocente vaso? Nessun altro in famiglia ha mai rischiato di urtarlo, tanto meno nessun ospite....
A questo punto non mi è rimasto che preparare un bel cartello segnaletico, sperando funzioni!

vaso con cartello
il cartello

mercoledì 22 agosto 2012

Si può vivere eticamente?

Ho appena finito di leggere un libro che mi ha lasciata piena di dubbi.
 Io sono vegetariana per vari motivi, primo fra tutti quello etico. Si, però per essere ancora più coerente dovrei diventare vegana, perchè anche per produrre latte e uova si fanno soffrire gli animali.... Certo, le galline della mia vicina razzolano tranquille per tutto il giardino e quindi mangiare le loro uova proprio non ha niente di male. Molto spesso in montagna mi sono imbattuta in mucche al pascolo che stavano più che bene, quindi immagino che il loro latte (e i derivati) non siano poi frutto di violenza.... Però anch'io faccio acquisti al supermercato, pur comprando molti prodotti bio e molti del commercio equo-solidale. Diciamo che la mia posizione è sempre stata quella di fare il più possibile nel mio piccolo (e magari di riuscire a convincere qualcun altro a fare lo stesso) perchè se tutti diventassimo almeno un pochino più etici il mondo sarebbe di sicuro un posto migliore, sia per gli esseri umani che per gli animali.
In fondo è la logica del profitto ad ogni costo che provoca comportamenti violenti o quanto meno non rispettosi della vita altrui. Quindi che fare? Mi sono spesso presa della rompiscatole per il mio stile di vita, mi sono arrabbiata (e ancora continuo) quando non riesco a far capire la mia posizione, qualche volta (confesso) mi sono sentita un pochino migliore di altri... ma è davvero così?
 Quando scopro che c'è chi fa molto ma molto più di me mi sento una persona pessima.... e il dilemma resta: si può davvero vivere eticamente? Se osserviamo la natura troviamo un equilibrio che però si fonda comunque su una sorta di prevericazione: gli animali sono predatori ma anche prede, la vita non è una passeggiata idilliaca. Manca la violenza gratuita, quella si, quindi ritorno al punto di partenza: se fossimo capaci di essere meno egoisti, meno avidi, insomma, più etici, la vita sarebbe migliore. E io nel mio piccolo ci provo. Spero che almeno a qualcosa serva....

mercoledì 1 agosto 2012

Ah, l'amore....

In campagna c'è spazio e quasi tutti gli abitanti del mio minuscolo paese hanno il giardino... e il cane. Diciamo che mediamente ce n'è uno per famiglia, di ogni tipo e genere, taglia e colore.
Snoopy è il più intraprendente: meticcio grigio, racolto dalla strada, ha il vizio di scappare ad ogni occasione.... e di innamorarsi perdutamente delle varie femmine che incontra. Quando una è in calore lui staziona davanti al cancello, a volte incurante di freddo o piuoggia, magari piangendo e guardando supplichevole chi passa sperando che gli apra il cancello. Questa primavera la sua costanza è stata premiata: Nala (altra meticcia presa da un canile) ha trovato il modo di scavare sotto la rete di recinzione e si è data alla fuga. Una giornata intera di scorribande nel bosco..... che a giugno ha dato il suo frutto: 4 bellissimi cuccioli.
Uno di questi è diventato il mio vicino di casa (non che gli altri siano lontani... ma lui è diventato mio confinante). Per ora è un batuffolo giocoso che porta con disinvoltura il suo nome altisonante, Ulisse, e ha lo sguardo "strapazzami di coccole" tipico dei cuccioli....


Non è meraviglioso?