martedì 11 ottobre 2016

Allyncontriamoci a Genova

Mettiamo un social network basato sui libri (chiamiamolo Anobii), dove è possibile anche creare dei gruppi in cui le persone possano "chiacchierare".
Mettiamo che un giorno ad una ragazza (chiamiamola Ally) venga l'idea di aprire un gruppo per scambiarsi e regalarsi  libri.
Mettiamo che, col tempo, il gruppo cresca, muti, diventi scambio di regali di compleanno, lettere (si, quelle old style, con busta e francobollo!) e anche incontri reali.
Mettiamo che a qualcuno venga l'idea di creare una sorta di sottogruppo su whatsapp. Le chiacchiere diventano quotidiane, le amicizie diventano "reali", si partecipa a matrimoni, nascite, gioie e dolori.
Mettiamo che un giorno qualcuno (chiamiamola Roby) decida di organizzare una sorta di raduno per ringraziare Ally di aver dato il via a tutto quanto.
Ed è così che nasce un weekend fantastico, dove 17 anobiane, 11 accompagnatori (7 adulti e 4 bambini) e un cane si sono incontrati tra abbracci, risate, lacrime di emozione, regali, libri, confusione e allegria. Annullate le differenze d'età, in un miscuglio di accenti diversi che si accavallavano, abbiamo dato vita all'assioma che i libri uniscono.
Il weeknd è iniziato con un sabato mattina di continui arrivi, con tutti i mezzi, dall'auto, al treno, al camper. Siccome l'idea era di fare una sorpresa ad Ally (ignara di tutto e convinta di passare un tranquillo weekend con Roby), man mano i nuovi arrivati si nascondevano in casa di Roby (con grande disappunto dei due gatti che credo ci abbiano odiato con tutta l'anima) fino all'arrivo di Ally. Sorpresa riuscita, pranzo e poi tutti al punto bookcrossing dove Claudia ci ha accolte con entusiasmo e una gentilezza infinita. In queste due stanzette ci siamo scambiate libri e regali e siamo venute a conoscenza del bellissimo progetto AMA, una biblioteca di quartiere dove è possibile sia prendere libri in prestito, sia scambiarli. Un modo di "fare quartiere" attraverso i libri, un punto d'incontro, un esperimento da prendere a modello per altri luoghi.
La sera cena con piatti tipici genovesi, pesca del libro (un'usanza tutta anobiana di regalarsi libri ad ogni incontro) e poi tutti a nanna, anche se il sonno ha stentato ad arrivare per via delle emozioni della giornata.
Il mattino dopo, con un bel sole, tutti insieme alla scoperta di Genova, con un cicerone d'eccezione, la bravissima Anna che, tutta presa dalla spiegazione, è inciampata cadendo malamente su un polso: ha voluto a tutti i costi passare il resto della giornata con noi e solo alla sera si è decisa ad andare in ospedale per scoprire di essersi guadagnata un bel mese di ingessatura.
Gli accompagnatori, mariti e fidanzati, hanno trovato il modo di fare gruppo...forse più grazie a grappa e birra che ai libri, ma bisogna pur socializzare in qualche modo! I bambini sono stati bravissimi e si sono lasciati "babysitterare" da chiunque ne avesse voglia.
Dal tardo pomeriggio sono iniziati saluti e partenze e ognuno è tornato a casa portandosi regali, libri, foto e un bel carico di emozioni da smaltire.
Alla prossima!