domenica 26 luglio 2015

Sunday blues

Mi ricordo la sensazione fin da quando ero una bambina. Allora era associata ad un suono ben preciso, la sigla della Domenica sportiva. Mia mamma accendeva la tv per contrallare i risultati della schedina fatta da mio papà e quella sigla per me era il segnale che la domenica era finita e mi prendeva una specie di malinconia.... Non so (o non ricordo) il perchè.
Poi, da ragazzina, avevo la stessa sensazione, più o meno, ogni volta che arrivava la sera della domenica e non era accaduto nulla di grandioso e spettacolare, come mi immaginavo al mattino. Chissà per quale motivo mi aspettavo sempre che la domenica fosse una specie di giornata magica, in cui tutto diventava possibile. Poi magari si rivelava una giornata grigia di pioggia, oppure restavo in casa tutto il giorno con la sola compagnia di musica e libri, oppure dovevo studiare per qualcosa di impegnativo e quando arrivava sera mi pareva di aver sprecato un'occasione...
Diventando adulta questa sensazione si è persa, un po' nel vortice delle cose da fare, un po' perchè sogni e aspettative nel tempo sono diminuiti.
Ora però a volte, come oggi, mi ritorna. Ed è difficile trovare una ragione. Di solito la domenica è un giorno volutamente lento, di relax e ultimamente lo passo quasi sempre facendo una bella camminata e poi rilassandomi con un libro.
Eppure c'è qualcosa che mi sfugge, come una scia di profumo nell'aria che vorresti seguire ma appare e scompare fino a perdersi del tutto.
La malinconia del tempo che passa troppo in fretta?
La malinconia dei bilanci che in certi momenti della vita si fanno e a volte si scopre che sono in rosso?
La malinconia di sogni lontani, inafferrabili, tanto fragili da aver paura di spezzarli e ferirsi con i cocci?
Non lo però stasera ho trovato una soluzione momentanea: una bella sangria!