domenica 20 ottobre 2013

Quando sarò vecchia...

"Quando sarò vecchia mi vestirò di viola
con un cappello rosso che non si intona e non mi dona.
E spenderò la mia pensione in brandy e guanti estivi
E in sandali di raso, e poi dirò che non abbiamo soldi per il burro.
Mi siederò sul marciapiede quando sarò stanca
E arrafferò assaggi di cibo nei negozi, suonerò tutti i campanelli
Farò scorrere il mio bastone sulle ringhiere
E mi rifarò della sobrietà della mia giovinezza.
Uscirò in pantofole sotto la pioggia
E raccoglierò fiori nei giardini degli altri
E imparerò a sputare.

Quando sei vecchia puoi indossare assurde camicie e ingrassare
E mangiare tre libbre di salsicce in un colpo solo
O solo pane e sottaceti per una settimana,
E accumulare penne e matite e tappi di bottiglia e cianfrusaglie nelle scatole.

Ma ora dobbiamo indossare vestiti che ci tengano asciutti,
E pagare l’affitto e non dire parolacce per strada
E dare il buon esempio ai bambini.
Dobbiamo invitare amici a cena e leggere il giornale.

Ma forse dovrei cominciare a fare un po’ di pratica adesso?
Così chi mi conosce non rimarrà troppo scioccato e sorpreso
Quando improvvisamente sarò vecchia, e comincerò a vestirmi di viola".
(Jenny Joseph)

lunedì 14 ottobre 2013

Life happens.....

Ogni tanto, soprattutto quando faccio lavori noiosi, rifletto sulle cose più assurde.... e poi la mente spazia alla grande.
Giusto in questi giorni pensavo ad una frase che si sente (e si dice) spesso: vorrei cambiar vita.
E il frutto di queste riflessioni è che in fin dei conti è solo un modo di dire con un significato diverso da quello che comunemente si intende.
Si, perchè in realtà la vita la cambiamo centinaia di volte e sembra che non ce ne accorgiamo
La cambiamo ogni volta che incontriamo una persona che diventerà nostra amica/o.
La cambiamo quando ci innamoriamo.
La cambiamo quando troviamo/cambiamo/perdiamo un lavoro.
La cambiamo quando traslochiamo.
La cambiamo quando ci sposiamo.
La cambiamo quando abbiamo un figlio.
La cambiamo quando prendiamo/perdiamo un animale.
E potrei continuare l'elenco, in positivo o in negativo. Quindi quando siamo stufi del nostro quotidiano dovremmo dire altro, che so, vorrei una novità, vorrei viaggiare, vorrei incontrare persone simili/diverse da me.....
In fin dei conti, la nostra abilità dovrebbe essere quella di riuscire a fare il meglio che si può con quello che si ha, buttandosi anche quando non si sa se c'è sotto una rete ad attutire le nostre cadute. Il bello è proprio quello: non sapere cosa c'è dietro ogni angolo.
O no?

venerdì 4 ottobre 2013

Giornata dell'ipocrisia

Oggi è una giornata di lutto nazionale. Bene, e poi? ci laviamo la coscienza, ci riempiamo la bocca di parole "buone" e poi dimentichiamo tutto, fino alla prossima tragedia.
Questa non è la prima e, ne sono dolorosamente certa, non sarà nemmeno l'ultima tragedia del mare, della povertà, della disperazione, della guerra, della paura.....cambia la definizione ma non la sostanza.
Siamo nel 2013, basta un gesto e comunichiamo con il mondo, apriamo Google maps e vediamo la casalinga che stende i panni dall'altro lato del globo, però non vediamo le tragedie che ci passano davanti agli occhi.
E non importa come la pensiamo: la politica in questo caso non c'entra. Gli uomini di mare (tutti, in tutto il mondo) hanno una legge ferrea, che va al di là di ogni legge nazionale e "politica": non si abbandona mai un uomo in mare, chiunque sia. Siamo stati capaci di inventarci una legge vergognosa, chiamata "favoreggiamento all'immigrazione clandestina" che in sostanza chiede a chi sta in mare di non soccorrere chi è in pericolo. E si mette un pescatore di fronte ad un dilemma atroce: rischio di veder sequestrato il mio peschereccio o fingo di non vedere e mi limito ad avvisare la guardia costiera? Ma è buon senso, questo? O è una sorta di guera tra poveri?
Noi non sappiamo a priori le storie personali di chi si imbarca. Ci sarà chi non ha nulla da perdere e tenta la sorte, ci sarà chi pensa che qui sia tutto facile, ci sarà chi ha qualcuno da raggiungere, ci sarà chi è analfabeta e chi è laureato, chi lascia una famiglia e chi non ha più nessuno, ci sarà chi ha rubato, magari chi ha ammazzato ma ci sarà chi è stato derubato, umiliato, violentato.... Ma quel che conta è che chi si imbarca è semplicemente un essere umano, con la sua storia e magari i suoi sbagli, ma di sicuro con la sua dignità e i suoi diritti basilari. E nessuno che si ritenga non dico civile, ma umano, può toglierli a chiccessia.
Noi lo stiamo facendo. Noi al caldo nelle nostre case, con le pance piene, con troppi vestiti, con tutta la tecnologia possibile, ci aggrappiamo a tutto quello che di materiale abbiamo e guardiamo con paura e diffidenza chi è "diverso". Basta spegnere la tv, basta proclamare il lutto nazionale. Basta continuare con la nostra ipocrisia, solo perchè abbiamo avuto la fortuna di nascere dalla parte "giusta" del mondo.



mercoledì 2 ottobre 2013

Sindrome autunnale

Ebbene si, sono ripetitiva, ma che ci posso fare se da 4 giorni qui non si vede il sole e io mi sto ingrigendo come il cielo?
Magari se abitassi in città farei meno caso a tutte le sfumature del tempo.... ma non ho mai abitato in città.
Magari se vivessi in un paese di mare apprezzerei la pioggia, il mare in burrasca, la spiaggia deserta....ma vivo al lago (e non c'è cosa più triste del lago nelle brutte giornate).
Magari se mi decidessi a comprare un'asciugatrice non mi starei a disperare per i panni che non asciugano e prendono quell'orribile odore di umido.... ma non è momento di spese e non saprei nemmeno dove mettere tale ingombrante elettrodomestico.
Magari se non avessi due cani che fanno dentro e fuori con le zampe sporche sopporterei un po' di pioggia.... ma non posso fare a meno di due membri della famiglia a tutti gli effetti.
Magari se fossi un'ottimista penserei che il sole prima o poi ritorna.... ma per quanto mi sforzi il pessimismo fa parte di me.
Magari potrei pensare che l'autunno regala anche giornate splendide, che il colore delle foglie è stupendo, che tra un po' si potranno fare caldarroste e vin brulè.... ma oggi non è così e io sono di pessimo umore oggi.
Diciamo che il mio alter ego (la famosissima Lucy dei Peanuts) oggi non potrebbe essere più azzeccato....