domenica 28 febbraio 2016

Chi ha paura dei vegani?

Non sono vegana per una lunga serie di motivi.
In realtà, in fondo al cuore vorrei esserlo, ma per ora no.
In primo luogo già mi è difficile essere vegetariana in una famiglia che non lo è e con un marito che mette ai primissimi posti della sua top ten dei piaceri della vita il cibo. E per cibo intendo tutto ciò che è "tradizionae". Ed è difficile sradicare in lui il concetto che con le verdure non ti sazi, ma ci vuole la carne.
Poi vivo in campagna e ho molti vicini che allevano (e coltivano). Non mi sento in colpa a mangiare le uova di galline che vivono in un pollaio più grande di casa mia! Non penso che le api siano felici di vedersi portar via il miele, ma vedo come sono accudite e mi pare non stiano peggio di un operaio in catena di montaggio!
Facendo la spesa cerco di scegliere prodotti che non derivino da animali allevati intensivamente (almeno, per qunato sia possibile appurarlo). Sono convinta che un compromesso tra il benessere degli animali e il loro "sfruttamento" sia  più che possibile.
Non sopporto gli estremismi e ovviamente schiaccio le mosche e le zanzare: sono pur sempre un essere umano! E comunque in natura, piaccia o no, non sempre fila tutto liscio tra specie differenti.
Quello di cui non riesco a capacitarmi, però, è l'atteggiamento degli "onnivori" nei confronti di vegetariani o, soprattutto, di vegani : ma che fastidio vi danno? Mi va bene la battuta tra amici, ma spesso noto un accanimento senza senso. Internet è il regno delle bufale e sono convinta che molte opinioni di vegani riportate come reali, siano invece delle montature. Ma anche se fossero vere? gli imbecilli ci sono ovunque, le assurdità le dicono tutti (bastano 5 minuti su facebook per rendersene conto...) E' come se io mi accanissi contro chi mangia i broccoli perchè proprio non li sopporto. O me la prendessi con chi non mangia le cipolle. Oppure, quando mai (al di là di qualche battuta) c'è stata una campagna contro gli astemi?
Cos'è tutto questo astio verso chi, per un motivo o per l'altro, è diverso e vive al di fuori di uno schema a cui si è abituati? Dobbiamo per forza trovare un modo per sfogare le nostre frustrazioni e non troviamo di meglio?
Accettiamo in silenzio soprusi di ogni genere e poi lanciamo strali contro chi mangia vegano?
Ma per piacere, un po' di tolleranza, un po' di rispetto verso le opinioni altrui, un po' di dialogo se non si è d'accordo, ma basta!
Lasciamo che ognuno viva e mangi come meglio crede e se è diverso da noi proviamo a capire perchè.
Magari usando il cervello invece della pancia potremmo scoprire qualcosa di nuovo...