domenica 5 giugno 2011

Blog, politica e referendum

Il mio è sicuramente un blog "leggero": parla di libri, di piccole cose di ogni giorno, del vivere in campagna, di ricette e non è quindi un luogo adatto ai dibattiti politici.
Nonostante ciò, se guardiamo al significato più profondo del termine "politica" ci rendiamo conto che ogni nostra azione comporta una scelta politica. Se io acquisto un prodotto del Commercio Equo Solidale invece che quello di una multinazionale, faccio politica. Se io iscrivo le mie figlie alla scuola pubblica invece che ad una privata, faccio politica. Se io che vivo in una frazione senza mezzi pubblici organizzo una sorta di car sharing con i vicini, faccio politica. Gli esempi possono essere centinaia e a volte le scelte sono ponderate, altre volte obbligate. Per questo motivo ritengo che sia opportuno dedicare un post ai referendum anche su questo blog.
Io andrò a votare e voterò quattro volte sì, perchè ritengo che il nucleare non sia la via da percorrere, perchè l'acqua è un bene indispensabile e deve essere pubblico, perchè la legge non può che essere uguale per tutti. Ma il punto fondamentale non è quello che voterò, ma il fatto stesso che andrò a votare.
Il voto è un dovere, ma prima di tutto è un diritto e non possiamo dimenticare che ci sono ancora oggi luoghi in cui questo diritto è negato. Noi ce l'abbiamo e dobbiamo usarlo prima che a qualcuno venga voglia di dire che se la maggioranza degli italiani non va a votare forse significa che non è interessata a questo diritto. Il referendum è uno straordinario sistema di partecipazione alle scelte che in bene o in male condizionano la nostra vita e quello che la maggioranza decide non può in alcun modo essere ignorato. Non facciamoci scippare questo diritto. Non devono essere i partiti a dirci cosa votare, ma la nostra coscienza e il nostro ragionamento e ancor di più nessuno ha il diritto di impedirci di esprimere la nostra opinione (quale che sia) votando.
E' per questo che ritengo importante che tutti il 12 e il 13 giugno si ricordino di esercitare il proprio diritto.

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