mercoledì 19 ottobre 2011

Non ci sto!

Stamattina, come al solito, avevo la radio accesa come sottofondo mentre sbrigavo noiosi lavori di casa. Ho colto una notizia che riguardava la scarsa presenza delle donne nel mondo del lavoro: questa volta mi ha colpito l'espressione "spreco di risorse". Eh no, adesso basta!
Io mi indigno sempre quanto sento la divisione dell'universo femminile in "donne che lavorano" e "donne che non lavorano" (ma l'avete mai sentito rispetto agli uomini?). Semmai possiamo parlare di donne con stipendio e senza stipendio.... oppure vogliamo considerare come non lavoratrici anche tutte le persone che si occupano di attività assimilabili alla vita casalinga: cuochi, cameriei, colf, badanti, maestri, autisti.... E' vero che ci sono donne (anche se molto poche, a dir il vero) che stanno a casa e non fanno nulla, ma anche che vanno sul posto di lavoro e non fanno nulla! Lo stesso dicasi per gli uomini, però.... E poi che facciamo: vogliamo considerare una persona per quel che guadagna e non per ciò che è? A questo punto un calciatore è decisamente più importante di, chessò, un ricercatore in campo medico....
Io penso che dietro ogni scelta personale ci sia una motivazione diversa, così sono mille  le ragioni di chi sceglie (o è costretta) l'attività di casalinga e altrettante di chi sceglie (o è costretta) un'attività retribuita fuori casa. E penso anche che la vera libertà sarebbe quella di poter scegliere, di poter cambiare scelta nel corso della vita e che questa scelta potesse anche essere compiuta dagli uomini. Tutto ciò, ancor più che con leggi adeguate, nella mentalità delle persone comuni.
Personalmente, se non avessi avuto figli  non sarei rimasta a casa oppure se avessi avuto un lavoro estremamente appassionante e mio marito avesse voluto fare il casalingo avremmo tranquillamente invertito i ruoli...
In quanto allo spreco di risorse, penso che se io e la mia amica non fossimo casalinghe difficilmente la scuola superiore di mia figlia avrebbe la biblioteca aggiornata e di nuovo aperta (dopo anni) almeno due giorni la settimana (mentre io e lei facciamo i salti mortali per trovare il tempo per essere là). Dovrebbe commentarsi da sè, se non che, accidenti, facciamo tutto gratis..... sarà mica lavoro, no?

8 commenti:

  1. cara Chicca, quanta verità!!! Che qualcuno abbia la faccia tosta di venirmi a dire che non lavoro! Me lo mangio vivo, giuro! Sarò presuntuosa, ma forse lavoro ancora di più di quando facevo le mie otto ore in ufficio. Allora, avevo una persona bravissima che mi aiutava nelle faccende domestiche, mentre adesso, chiaramente, me la sbrigo da sola. Che qualcuno venga davvero a dirmi che noi casalinghe (spesso non per scelta, ma costrette dalla situazione familiare) non lavoriamo! La mia giornata inizia alle 6 e finisce verso mezzanotte. In mezzo ci stanno: la piccolina che si sveglia due/tre volte a notte, la sveglia con relative colazioni e vestizioni, accompagnare la "grande" a scuola, tornare a casa, gli odiosi lavori domestici sempre sempre uguali (altro che alienazione della catena di montaggio!!!), la pappa, non vuoi stirare un pò?, i compiti pomeridiani, la piscina delle bimbe due volte a settimana, pensa a che diavolo preparare per cena, ascolta il marito che (lui si poverino che lavora!!) è stressato....però mentre tutto il resto della famiglia bivacca sul divano nell'agognato dopocena, tu devi ancora sistemare la cucina, controllare che i compiti siano a posto, mettere a nanna le pargole, e poi FINALMENTE una doccia e magari un buon libro. TUTTO GRATIS!!!! E che mi vengano a dire che non lavoriamo!!!
    Un abbraccio affettuoso
    raffa

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  2. Grazie! Almeno so di non essere sola....

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  3. mi permetto di abbracciare pienamente il pensiero di Raffa!!!
    Da dire che io sono stata licenziata dagli uomini appena hanno appreso che ero incinta...:-(

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  4. @ anella: è scandaloso, ma purtroppo succedono ancora queste cose...o magari ti mettono nelle condizioni di andartene via da sola :(
    è uno schifo

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  5. Ma come è vero quello che scrivi!
    e che peccato che si debba sempre ribadirlo.
    La mia fortuna, nel lavoro, è stato avere colleghi che mi hanno trattata sempre a loro pari. Sembra banale, ma non è così.

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  6. purtroppo nella società il calciatore è più importante di un nricercatore, tant'è che viene pagato di più. giusto? no. sicuramente no. Secondo me il lavoro più grande è fare la mamma, e devo ancora capire perchè non è retribuito O_o

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  7. Pensavo di essere la sola, invece vedo che siamo in tante a pensarla così....

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  8. Sono assolutamente d'accordo con tutte. Sono quella che va a sistemare una biblioteca 2 volte a settimana. Ma mica sarà lavoro,,,,Lia

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