giovedì 2 gennaio 2014

Un anno di libri

Ho appena scoperto di aver letto 51 libri nel 2013. Per la triste media italiana è un super record, per chi bazzica Anobii è un po' pochino, per me, il mio tempo, le mie finanze è più o meno il giusto.
Ho letto di tutto, come sempre: autori amati e autori sconosciuti, libri recenti e classici, romanzi impegnativi e leggeri, gialli, storie vere, storie ironiche....
Pochissimi mi hanno deluso o mi sono piaciuti poco, per la maggior parte ho fatto delle gran belle letture. Volendo scegliere, il migliore è stato Venuto al mondo della Mazzantini: una storia di quelle che ti restano dentro, che ti danno emozioni a non finire e che ti fanno sentire i protagonisti come fossero persone in carne ed ossa che potresti conoscere....
Una piacevole sorpresa è stato Il seggio vacante della Rowling: avevo amato Harry Potter e mi chiedevo come avrebbe fatto ad allontanarsene: bene, ci è riuscita e in maniera superba.
Bellissimo è stato anche Il dio del massacro: libretto piccolo, veloce e geniale.
Poi ci sono i libri strazianti, per un motivo o per l'altro: Non lasciarmi è di una tristezza enorme (ma questi giapponesi non ridono mai?), Anche gli orsi faranno la guerra è angosciante.
Devo (voglio) citare altri titoli che mi sono piaciuti tantissimo: Non è un paese per vecchi (molto, molto meglio del film), La vita davanti a sè, Le 12 domande, Se ti abbraccio non aver paura (si può raccontare una vita complicata senza scadere nel pietismo), Un gelido inverno, La città dei ladri (la tragedia narrata con lievità).
Ho scoperto due autori, Palahniuk e Paasilinna (diversissimi tra di loro) che sicuramente continuerò a leggere, anche se sono un po' diversi rispetto a ciò che scelgo di solito.
Tutto sommato direi che sono più che soddisfatta e ansiosa di buttarmi a capofitto nei libri ancora in attesa di essere iniziati, sempre più convinta che "chi legge vive molte vite"

Nessun commento:

Posta un commento