giovedì 22 agosto 2019

A volte tornano

Dopo aver trascurato questo blog, riprendo a riempirne lo spazio e lo faccio con un argomento in parte nuovo ma che mi è sempre stato a cuore.

Ho sempre avuto un occhio attento verso l'ambiente, anche quando non era così attuale come oggi.

In passato ero convinta che la raccolta differenziata dei rifiuti fosse un'ottima soluzione. in effetti è un punto di partenza fondamentale, ma appunto da lì si parte, non si arriva.
Ho scoperto che, mentre alcuni materiali tipo vetro, alluminio e carta sono riciclabili pressochè all'infinito, la plastica ha un numero limitatissimo di possibilità di riciclo.
Da qui il primo passo: ridurla il più possibile, ovviamente partendo da quella monouso. E qui c'è tutto il filone plastic free.
 Ma visto che le risorse della terra non sono illimitate e che ogni attività produttiva ha un suo costo ambientale (riciclo virtuoso compreso), bisogna limitare gli sprechi, i rifiuti, il superfluo. E questo è lo zero waste.

Vediamo di fare chiarezza: lo zero waste implica per forza di cose il plastic free, ma non è vero il contrario: ridurre (o eliminare) la plastica è importantissimo per l'ambiente, ma è solo uno dei passi da fare, anche se è tra i fondamentali.

Altra puntualizzazione: eliminare del tutto la plastica non è possibile (basti pensare al campo medico), ma una sua pesante riduzione si. E altrettanto, lo zero waste non esiste: è un'utopia a cui tendere. Solo per il fatto che siamo vivi, respiriamo, ci nutriamo, ci vestiamo, ci scaldiamo, lasciamo un'impronta sul nostro pianeta. L'importante è che sia il più lieve possibile.

Non è necessario essere perfetti: è fondamentale però che ognuno si impegni in qualcosa. Concordo con il pensiero che non servono poche persone che agiscono in maniera perfetta, ma milioni di imperfetti.

Dopo le mie riflessioni, ecco la mia esperienza

Il primo passo è stato quello di documentarmi un po' e lo spunto me l'ha dato una blogger che seguo, Tulimami (qui il suo primo post sull'argomento)
Sul web si trova di tutto, basta digitare "zero waste" e avere un po' di senso critico
Mi sono iscritta al gruppo Zero Waste di Facebook e mi si è aperto un mondo di consigli e rivenditori. (Prossimamente scriverò un post su questo mondo molto variegato e, ahimè, non sempre positivo)

Sicuramente ci sarà qualche persona perfetta, ma io preferisco ogni singolo piccolo passo di una persona imperfetta. Perchè a piccoli passi si può combiare le abitudini e soprattutto la mentalità di chi ci sta intorno mentre dall'alto di un piedistallo si possono ottenere due cose: o l'essere presi per fanatici e addio modello da seguire, o intimidire e dare l'idea che sia talmente difficile vivere così che non vale neppure la pena di provarci.

Equilibrio e coerenza sono il mio pensiero, il mio ideale da seguire, sempre un passo alla volta

E per oggi basta così, condividerò presto i miei passi.