Il titolo del post è volutamente copiato dal libro (poi
film) Io & Marley ed il motivo è semplice: ho un gatto che è l’equivalente
felino di un labrador pestifero (e che appena avrà l’età verrà castrato, come
il Marley della storia, anche se credo
che questo non influirà minimamente sul suo carattere).
La storia inizia come molte delle mie storie, Io NON volevo
un altro gatto, la mia famiglia a 4 zampe era più che sufficiente. Ma una
vicina di casa ha cominciato a chiedermi se proprio non ero disposta a prendere
un gattino che era il più sfortunato della cucciolata e che, se nessuno lo
avesse preso, sarebbe morto. E io cosa avrei dovuto fare? Ho provato a resistere,
ma mi sentivo colpevole. E così ho ceduto.
A giugno mi arriva questo microbo di pelo: sottopeso per l’età
(400 gr), con la congiuntivite (ogni volta che chiudeva gli occhi per più di
mezz’ora poi bisognava aprirglieli lavando via le crosticine) e un bel
raffreddore (aveva letteralmente il naso che colava e bisognava inseguirlo col
fazzoletto). Anche mangiare era un problema: non leccava i liquidi e faticava
col cibo solido, quindi il primissimo nutrimento è stato il latte con la
siringa, sostituita dopo un po’ dal biberon.
Nonostante questo, il carattere da guerriero ninja c’era
già.
Ha incominciato immediatamente ad imporre la sua volontà: la
cassettina per i suoi bisogni non poteva stare in balcone, come avrei voluto
io, ma lui ha deciso il punto preciso del bagno dove voleva che stesse. Lascio
all’immaginazione come abbia fatto a rendere pubblica la sua decisione, il
fatto è che dopo un paio di giorni di tentativi falliti ho dovuto cedere.
I primi tempi mi pareva di avere in casa un neonato:
mangiava tutti i momenti (all’inizio omogeneizzati, rigorosamente solo dal cucchiaino),
dovevo mettergli la pomata sugli occhi (operazione poco gradita dal diretto
interessato) e dargli l’antibiotico ad orari precisi, e di notte svegliava
tutti un milione di volte per mangiare o giocare.
E’ stato relegato al piano superiore per via dei cani,
soprattutto Tommy che voleva prenderlo in bocca per giocare e decisamente 400gr
contro 40kg era un filino sproporzionato. La gatta non ha gradito il nuovo
arrivato e si è autoesiliata: preferisce convivere con i cani che con lui.
Attualmente è con noi da tre mesi. Ha imparato a non rompere
le scatole di notte (ma al mattino, appena suona la mia sveglia, si fionda
letteralmente addosso a me) e anche a stare alla larga dai cani, cominciando a
fare qualche incursione al piano inferiore. Ma resta sempre un ninja cucciolo,
che si ficca nei guai e ne combina di ogni.
E’ già caduto dalla finestra, facendo un “miuuuuuu” stile
cartone animato, tanto che pensavo di trovarlo tipo frittella in giardino e
invece l’istinto felino lo ha salvato. Istinto molto utile, visto che poi è
anche volato giù dalla scala….
Mangia quantità industriali di cibo. L’altro giorno c’è
stata la scena che mi ha ricordato Io & Marley: è riuscito a saltare dove
tengo il sacchetto dei suoi croccantini, l’ha buttato a terra aprendolo e
sparpagliando il contenuto ovunque e mangiando voracemente con aria
soddisfattissima. Fosse stato in casa da solo sarebbe scoppiato!
Si intrufola in ogni buco, dorme nelle borse, passeggia
sulla ringhiera del balcone, trascina in giro per casa tutto ciò che trova
(giuro, ho appena trovato una coperta in mezzo al corridoio!), aggredisce tutti
mordendo selvaggiamente (le unghie no, per fortuna non le usa!), salta sul
letto mentre cerco di rifarlo, strappa le tende dalle finestre, dorme nei vasi
schiacciando le piante, cammina sulla tastiera cambiando le impostazioni del
pc, si accuccia nel bidet per farsi aprire il rubinetto e bere, salta nel
lavabo mentre mi sto lavando……..
Vien voglia di strozzarlo, poi mi guarda con quegli occhioni……
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