venerdì 2 settembre 2016

Alieni tra di noi

Cari italiani,
vogliamo smetterla una buona volta di dare il nostro voto a degli emeriti imbecilli che evidentemente non vivono in Italia ma in un universo parallelo?
Qui non si tratta di destra o sinistra, di ideologia, di avere un'opinione o un'altra, ma piuttosto di vivere nella realtà o no.
Quello che in primis mi fa rabbia è il fatto che una donna (se fosse un uomo non sarebbe giustificato, ma almeno potrei aspettarmi che non si renda pienamente conto) venga a dire alle altre donne se e quando fare figli.
 Ma come si permette?
E' vero che la fertilità non è eterna, che c'è un orologio biologico e blablabla, ma questo lo sanno tutti. E ciascuno è libero di scegliere come meglio crede, compreso far figli a 40 anni, farne 1 oppure 4 o soprattutto non farne affatto.
Non mi addentro poi nella questione più ampia: la terra è già sovrappopolata, casomai ci vorrebbe uno spostamento degli equilibri tra le varie zone del mondo, non di certo un incremento della natalità.
Detto questo, arriva la parte che mi da la certezza che questa "ministra" viva altrove. C'è chi i figli li vorrebbe, ed è innegabile che ci voglia un pizzico di incoscienza e pazzia per metterli al mondo, ma un conto è essere ottimisti e scommettere sul futuro, un altro è essere scriteriati e credere che i figli possano vivere d'aria, magari sotto un ponte!
La maggioranza delle giovani donne di oggi (e i loro compagni) non hanno un lavoro. se ce l'hanno è sottopagato, precario e magari anche con orari improponibili.
Non si può sostnere un mutuo (che comunque le banche non concederebbero) o pagare un affitto, non si può chiedere un congedo di maternità, non si può pagare il nido o la babysitter e magari neppure si vuole pensare di vedere il proprio figlio pochi minuti al giorno!
E c'è anche chi esorta i giovani a muoversi, andare all'estero, cambiare città, essere flessibili (di per sè tutte cose bellissime e più che condivisibili) ma.... facilissimo con un figlio al seguito, no?
Riassumendo: una donna deve studiare (con mille specializzazioni e stages in giro per il mondo), viaggiare, impegnarsi nella cariera e, prima dei 30 anni o giù di lì, fare almeno un paio di figli, altrimenti.... Altrimenti cosa? vorrei capire... (ed esortare a contare gli anni: o si passa dalle lementari all'università o non ci siamo coi tempi....)
Comunque la si pensi, è decisamente irritante una simile campagna pubblicitaria, per giunta immagino pagata da tutta la collettività, non dagli alieni.
Avrei un suggerimento per il ministro: faccia un bel giro nei paesi europei in cui si fanno figli, anche da giovani, e scoprirà che, crisi o no, è più facile trovare un lavoro, si è più tutelati, i servizi alla famiglia ci sono e sono accessibili, lo studio non è un costo e il part-time una scelta possibile.
Lì, molto probabilmente, i ministri si mescolano alla gente o almeno vengono dallo stesso paese, di certo non sono alieni.

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