Caro Babbo Natale,
visto che dovremmo conservare un po’ di quel bambino che è
nascosto dentro di noi, ho deciso di scriverti
Chissà mai che tu possa esaudire i miei desideri…
Tralascio tutto il buonismo utopico che fa tanto triste
spettacolo del sabato sera. Non ti chiedo la pace nel mondo (già è impossibile
in casa mia, figurarsi nel mondo!), la cura di ogni malattia, la fine della
povertà: sono troppo realista per farlo.
Se devo fare la bambina, la faccio fino in fondo: mi metto
al centro dell’universo e chiedo solo cose per me.
Ad esempio libri, ce ne sono talmente tanti che vorrei che
puoi scegliere tu.
Oppure vestiti, scarpe e borse, anche se a ben vedere a me
piace scegliere, quindi forse una bella prepagata sostanziosa sarebbe ancora
meglio!
Lo stesso discorso si applica a gioielli &C.: ne ho
visti di carini soprattutto tra i meno preziosi.
Mi piacerebbero tutte quelle piccole cose inutili che spesso
regalo io alle amiche. Dove sta scritto che un regalo deve per forza essere
utile? Quelle cose carine e soprattutto confezionate talmente bene che quasi
dispiace aprire il pacchetto. Mi chiedo perché nessuno ci pensi mai.
Io scrivo, ma se poi non mi arriva nulla di quello che
chiedo resto delusa come un bimbo davanti al carbone, quindi non so se è una grande
idea far liste….
Allora meglio chiedere altro.
Ad esempio un po’ di spirito natalizio.
Quello vero, quello che mi farebbe girare col perenne
sorriso (un po’ ebete a dire il vero, ma non si può aver tutto) delle persone
nelle pubblicità.
Quello che mi renderebbe paziente oltre ogni limite (così
evito di distruggere i miei mug preferiti lanciandoli).
Quello che mi impedirebbe di conficcare spilloni nella
bambolina che sta sulla mia scrivania (ok, c’è scritto “suocera”: ne servirebbe
proprio tanto di spirito natalizio!)
Quello che mi darebbe la voglia di passare questi giorni a
pulire, fregare e lustrare tutto per avere una casa splendida splendente (magari
pure in ordine, a volte i miracoli accadono!).
Quello che mi renderebbe
calma , tranquilla e pacifica (stile autobotte di valium).
A ripensarci, sto scivolando al livello della pace nel
mondo…
Vabbè, caro Babbo Natale, se proprio non è possibile avere
lo spirito natalizio, mi potrei accontentare della prepagata di cui sopra:
tanto per parafrasare una pubblicità di qualche tempo fa “avere sogni non ha
prezzo, per tutto il resto c’è
mastercard (o visa, non ho preferenze)!
Il camino c’è, ti aspetto!
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