Non ricordo qual era il fatto di cronaca in questione, ma alcuni anni fa Michele Serra scrisse uno dei suoi capolavori, la Lettera al naziskin.
La trovo comunque attualissima e direi che di tanto in tanto certe cose vanno ripetute, per cui la ripropongo...
Caro naziskin, io scrivere te con parole facili facili, così forse tu
capire. Io leggo su giornali che tu essere 'bestia' e 'belva', ma io non
credere. Io credere tu essere ignorante: e ignoranza è grande problema
per tutti, anche per me. Perché persona ignorante è persona debole, e
persona debole è persona che ha paura, e persona che ha paura è persona
che diventa cattiva e aggressiva, e fa "bonk" con bastone su testa di
poveraccio. Vere 'bestie' e 'belve' sono certi giornalisti (molti) e
certa televisione (quasi tutta), che dicono stronzate così noi restare
tutti ignoranti e potere resta in mano di potenti. Io vuole dire
questo: se tu picchia un poveraccio, tu non dimostra tua forza. Tu
dimostra tua debolezza e tua stupidità. Perché sua testa rotta non
risolve tuo problema. Tuo problema è che tu vivere in periferia di
merda, senza lavoro o con lavoro di merda. Tuo problema è che tu essere
ultima ruota del carro. Allora tu volere diventare forte, e tu avere
ragione. Ma nessuno diventa forte picchiando (quaranta contro due) due
persone deboli. Se tu volere diventare forte, tu dovere ribellarti a
tua debolezza. Tu dovere pensare. In tua crapa rapata esserci cervello.
Tu allora usare cervello, non bastone. Tuo cervello avere bisogno di
cibo, come tua pancia. Tu allora provare a parlare, a leggere, a
chiederti perché tu vivere vita di merda. Questo essere: cultura. E
cultura essere sola grande forza per migliorare uomo.
Io sapere: leggere essere molto faticoso. Pensare essere ancora più faticoso.
Molto più faticoso che gridare "negro di merda", o "sporco ebreo":
gridare stronzate essere molto facile, basta vedere presidente skinhead
Cossiga.
Tutti essere capaci di insultare e odiare.
Me non importare niente se tu avere crapa rasata e scarponi: per me, tu
potere anche metterti carciofo su testa e tatuare tue chiappe. Me
importare che tu rispetta te stesso, tuo cervello e tua dignità, così
forse tu impara anche a rispettare altri uomini. Se tu grida "sporco
ebreo", tu dovere almeno sapere cosa essere ebreo. E se tu sapere cosa
essere ebreo, tu provare a chiederti come sarebbe bello se bruciassero
in forno tua madre, tuo padre, tuoi fratelli, tuoi amici e te. Se tu
comincia a fare domande, tu comincia a vincere. Domande essere come
chiavi di macchina: basta una domanda per accendere motore e andare
lontano.
Io molto preoccupato per te (e anche per testa di quelli che vuoi
picchiare). Io preoccupato perché il potere, quando vede persone
ignoranti e cattive, può fare due cose: metterti in prigione, e prigione
è come immenso "bonk" su tua testa. Oppure servirsi di te come uno
schiavo, mandarti a picchiare e torturare e bruciare mentre lui,
intanto, vive in bella casa con bella macchina e bella figa. Vuoi
essere libero? Tieni tua testa rapata, ma impara ad amare tuo cervello.
Forza e potere abitano lì:
dentro zucca, non sopra zucca. Ciao.
Michele Serra
(da Cuore del 27 gennaio 1992)
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