lunedì 15 aprile 2013

Paris mon amour (parte terza)

Il terzo giorno sveglia e brutta sorpresa: Barbara è stata colta durante la notte da un attacco di emicrania e passerà tutto il giorno a letto. Ci teniamo in contatto via sms ma non c'è niente da fare: per lei il viaggio è finito.
I tre intrepidi , ormai incuranti del freddo che non accenna a diminuire e del grigio che domina, partono alla volta del Museo d'Orsay.
Decidiamo di visitare la mostra degli impressionisti (tutto il museo richiede troppo tempo) e trovarsi davanti a quadri che ho sempre visto solo riprodotti sui libri di storia dell'arte fa un certo effetto, tanto più che io ho un debole per questo tipo di pittura.
All'ingresso faccio il mio solito show: dopo aver fatto suonare tutti i metal detector di Francia grazie ad un anello, lo tolgo, passo decisa..... e quando anche questo suona scopro di aver dimenticato in tasca la macchina fotagrafica! vabbè, anche i migliori sbagliano!


Tappa successiva l'Opera, poi la famosa Galerie Lafayette: un vero spettacolo! Insomma, immagino che fare shopping in un posto del genere sia il massimo, considerato che basta alzare gli occhi per avere uno spettacolo stupendo
Un po' giriamo e un po' fotografiamo...
Saliamo anche sul tetto, da cui si domina Parigi: il solito cielo grigio rovina in parte lo spettacolo, ma ormai ci siamo abituati







Decidiamo poi di vagabondare un po' per il quartiere Latino e lì ci fermiamo per la consueta sosta: una bella cioccolata con una francesissima crepe serve per scaldare animi e corpi!

 Rifocillati e riscaldati ripartiamo: le tappe successive sono il Pantheon e la Sorbona. A  questo punto non ci resta che tornare in albergo, preparare il bagaglio, cena e nanna... il mattino dopo la sveglia è alle 5 per prendere l'aero di ritorno. Sigh!


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